Si attesta al 27,6% la quota di posizioni manageriali occupata in Italia da donne nel 2018.

Il dato fa registrare un sensibile calo del 6,2% rispetto al 2008, in netta controtendenza rispetto al panorama dei paesi europei, nei quali in media il numero di donne in posizioni apicali si attesta al 34,2%.

Con il 45%, è la Lettonia a spiccare in testa a questa particolare classifica europea, unico paese ad avvicinarsi ad una parità effettiva nelle gerarchie tra uomini e donne sui luoghi di lavoro, segue in seconda posizione con il 43,2% la Polonia, mentre fa registrare un forte aumento del 9,5% rispetto all’anno precedente la quota di donne manager in Islanda, che si attesta al 42,4% del totale nel 2018.

Il dato principale da rilevare riguarda la sostanziale stagnazione del dato nella media dei paesi europei.

Nonostante una accresciuta sensibilità sui temi della parità di genere e nonostante le politiche in atto, nel vecchio continente le posizioni dirigenziali, sia nel pubblico che nel privato, rimangono occupate in modo preponderante da uomini.

Tranne alcuni casi, dal 2008 la media UE è cresciuta solamente dello 0,8%.